La vendemmia è il processo di raccolta delle uve destinate alla vinificazione. È uno dei rituali dell’agricoltura più antichi e più affascinanti per l’uomo, che lo svolge da millenni, anche se negli anni sono cambiate tecniche e strumentazioni. Le varie fasi della vendemmia e il modo in cui è fatta sono determinanti per la qualità del vino. Quella che avviene manualmente è più costosa, almeno tre volte tanto rispetto a quella meccanica, ma garantisce la possibilità di scegliere i grappoli migliori grazie a un’attenzione e a una cura più selettive. Qual è il giusto periodo per la vendemmia? Dipende dalla tipologia dell’uva. Di solito ci sono tre momenti: agosto-settembre, settembre-ottobre, e ottobre-novembre per le uve a maturazione tardiva.
LA PRIMA FASE DELLA VENDEMMIA: LA RACCOLTA DELL’UVA
La prima delle fasi della vendemmia che viene effettuata, nel periodo di maturazione dell’uva, è la raccolta dei grappoli. È un processo che deve essere eseguito nelle ore più fresche della giornata. Nel caso dei Poderi Marcarini, la raccolta dell’uva avviene manualmente, come si faceva un tempo, senza l’utilizzo di macchine. In questo modo i grappoli, accuratamente scelti tra quelli che non presentano muffe, acini marci o altri difetti, sono tagliati con forbici ad hoc e privati delle foglie. I grappoli selezionati, in ottime condizioni sia per maturazione sia per aspetto, sono poi adagiati in un cesto che sarà a sua volta svuotato in cassette dalla capienza massima di 20 chili per evitare che gli acini vengano schiacciati e si rovinino.
LA SECONDA FASE DELLA VENDEMMIA: LA PIGIATURA
Con cestino, forbici e stivali di gomma, anche i più piccoli possono partecipare alle prime fasi della vendemmia manuale, in particolare alla raccolta e alla pigiatura. Prima di quest’ultimo passaggio, l’uva viene raccolta nei tini dove, a piedi nudi, si schiacciano i chicchi, tra le risate e il profumo del mosto. Ecco perché quando il rito di fine settembre e ottobre viene svolto senza macchine viene considerato una festa per tutta la comunità. Quando la vendemmia viene fatta a mano, può trasformarsi in una festa adatta anche ai bambini, che possono divertirsi e imparare qualche momento importante della vita di campagna, in mezzo alla natura. In alternativa, nella vendemmia meccanica, eseguita con le macchine, si possono utilizzare apposite pigiadiraspatrici, capaci di pigiare l’uva e contemporaneamente scartare i raspi.
FERMENTAZIONE E ULTIME FASI DELLA VENDEMMIA
Il mosto ottenuto con la pigiatura viene versato in ampie vasche, solitamente situate nelle cantine, dove avrà luogo la terza delle fasi della vendemmia, la fermentazione. Questo passaggio avviene diversamente a seconda che si voglia ottenere un vino rosso, in cui il mosto resta a contatto con le bucce, o un bianco, in cui il mosto è separato dalle bucce e dai vinaccioli, o un rosato, in cui la macerazione delle parti solide nel mosto è piuttosto breve, breve, dalle 24 alle 36 ore. Successivamente, sia la vendemmia a mano che quella meccanica si concludono con la rifermentazione del mosto e l’invecchiamento. Le ultime fasi sono quelle dell’imbottigliamento e dell’invecchiamento.