
Cassinasco: una miniera enogastronomica
Poco distante da Neviglie, dove è situato l’Agriturismo Marcarini, in provincia di Cuneo, s’incontra la provincia di Asti con i suoi comuni. La sua forma ricorda un grappolo d’uva, simbolo della coltivazione per eccellenza del territorio. Rientra in esso anche Cassinasco, un piccolo paese considerato la porta della Langa astigiana, posto all’ingresso di una zona che fa parte, come il resto delle Langhe, del Roero e del Monferrato, del Patrimonio Unesco. Cassinasco merita una visita per il ricco patrimonio storico, culturale, artistico e naturale, con la sua veduta panoramica che visivamente abbraccia tutta la cerchia delle Alpi, ma anche per le sue numerose bontà enogastronomiche.
Un antico paesino delle Langhe
Non conta nemmeno settecento abitanti, Cassinasco, uno dei comuni dell’astigiano che vanta antiche e nobili origini. Nel Medioevo, infatti, in questa zona si estendeva un feudo di proprietà del marchese Aleramo del Monferrato che l'ottenne da Ottone I nel 967. A questi fu tolto dagli alessandrini ed in seguito passò in mano agli astigiani alleati con i genovesi, i quali nel 1227 furono costretti a restituirlo ad Alessandria, all’epoca alleata con Alba e Tortona. In seguito questo paesino delle Langhe cadde sotto il dominio della casa di Monferrato e occupato dai Guttuari, per passare nelle mani, nel 1454, dei milanesi Sforza. Oggi il comune è noto per la secolare Sagra del Polentone.
Cassinasco e la torre dell’antico castello
Nel 1615 l'esercito del duca di Savoia si trovava di passaggio in quel di Cassinasco e fu attaccato dagli abitanti del luogo. Alcuni militari furono uccisi. Il villaggio fu saccheggiato e fu dato alle fiamme dalle truppe francesi, che, in quel tempo, erano alleati dei Savoia. Nell'incendio il maniero del paese andò completamente distrutto ad eccezione della torre dell’antico castello che si può tuttora ammirare. È una struttura in pietra che presenta ancora oggi i segni della violenza delle milizie, come lo squarcio che la trapassa. Negli ultimi anni la torre è stata restaurata ed è accessibile attraverso una scala interna con ballatoio a circa 20 metri di altezza.
Le aziende agricole e i prodotti tipici di Cassinasco
A spasso per Cassinasco si possono ammirare anche particolarità architettoniche come la chiesa di Sant’Ilario, con decorazioni barocche all’interno, e il santuario dei Caffi, lungo la strada diretta a Loazzolo. Il paese, comunque, è rinomato anche per le storiche aziende agricole che ospita. Qui, infatti, è situato uno degli ultimi laboratori artigianali in Piemonte del turunè, produttore del tipico torrone, preparato con le locali Nocciole IGP di gran pregio. Meritano qualche assaggio anche i nisulin, le nocciole tostate e zuccherate. Le colline che degradano verso Canelli rappresentano il cuore dell'area in cui è prodotto il dolce Moscato DOCG.