
Le “panchine giganti” di Chris Bangle
Sono 44 le panchine giganti che ad oggi sono state costruite per promuovere il turismo e sostenere le comunità, nonché le eccellenze dell’artigianato, dei paesi delle Langhe. Scopriamo cosa c’è dietro questo interessante progetto.
Chi è Chris Bangle
L’iniziativa no profit delle panchine giganti nasce grazie all’intuizione di Chris Bangle e sua moglie Catherine. Due professionisti in cerca di libertà: lui di origini americane, lei svizzere, ma, dal 2009, cittadini italiani e, più precisamente, di Clavesana, in provincia di Cuneo. Chris Bangle è una figura di spicco nel mondo del design automobilistico – dobbiamo a lui alcuni dei modelli più famosi del marchio BMW –, anche se ad oggi preferisce dedicarsi a progetti che abbiano un’anima sociale.
Come nasce il Big Bench Community Project (il BBCP)
Il progetto delle panchine giganti, o Big Bench in inglese, è frutto di una “nobile” intenzione. L’idea di base è molto semplice: si tratta di prendersi una pausa, almeno per un attimo, dalla vita frenetica di ogni giorno, sedersi e vedere le cose da una prospettiva nuova, diversa, più fresca. Insomma, quasi come tornare bambini con i piedi a penzoloni che non toccano terra e un senso di stupore perenne. La prima panchina gigante venne installata nel 2010, proprio vicino a casa dei coniugi Bangle, nella borgata Gorrea di Clavesana.
Le panchine giganti delle Langhe e la generosità dei privati
Poco dopo aver installato la prima panchina gigante, ne sono state costruite tante altre nei punti panoramici più belli della regione. Tutte le panchine giganti delle Langhe possiedono un unico fondamentale requisito: nascono senza l’aiuto di fondi pubblici, ma solo grazie alla volontà di sponsor privati o singoli artigiani che desiderano dare un tocco di colore alla propria città. I comuni in cui è possibile provare la gioia di sedersi su una panchina gigante sono in gran parte considerati poco turistici, ma Bangle spera di aver dato il via alla giusta iniziativa affinché questo cambi.